Amore
De amore vestro, io vi ricordo che quelli sono straziati dallo Amore, che quando e' vola loro in grembo, lo vogliono o tarpare o legare. A costoro, perché egli è fanciullo et instabile, e' cava gli occhi, le fegate et il cuore. Ma quelli che quando e' viene godano seco et lo vezzeggiano, et quando e' se ne va lo lasciano ire, et quando e' torna lo accettono volentieri, et sempre sono da lui honorati et carezzati, et sotto il suo imperio trionfano.
[Niccolò Machiavelli a Francesco Vettori, Firenze, 10 giugno 1514]
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